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COMUNICATI
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13 GENNAIO 2007

Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma
Tributo a Toscanini nel cinquantesimo anniversario della scomparsa
Kazushi Ono dirige la Filarmonica Toscanini
Auditorium Paganini, 15 e 16 gennaio 2007, ore 20.00


Con il concerto della Filarmonica Toscanini diretta da Kazushi Ono nell’ambito della Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma si realizza il tributo parmense ad Arturo Toscanini nella data che segna il mezzo secolo dalla sua scomparsa (16 gennaio 2007).

L’evento del 16 gennaio, preceduto dal concerto della vigilia (15 gennaio), si svolgerà sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed è parte del “Progetto Toscanini” che identifica i concerti comprendenti pagine orchestrali dirette da Toscanini a Parma tra il 1900 e il 1921.

Stesso programma per la due giorni toscaniniana all’Auditorium Paganini (15-16 gennaio, ore 20, abbonamenti A e B ): la Sinfonia da “I Vespri Siciliani” di Giuseppe Verdi, seguita dai “Vier letzte Lieder” e dal poema sinfonico “Ein Heldenleben” di Richard Strauss. Soprano Anja Kampe. Violino solista Mihaela Costea.

Il concerto del 16 gennaio, realizzato con la collaborazione del Teatro alla Scala, della Fondazione Toscanini e del Teatro Regio di Parma, rientra nel calendario di eventi promosso dal Comitato Celebrazioni Arturo Toscanini 2007 di Parma.

La Sinfonia da “I Vespri SicilianI” di Verdi – l’opera venne rappresentata per la prima volta in lingua francese a Parigi il 13 giugno 1855 – è una splendida ouverture in forma bipartita che, introdotta da un breve ‘largo’ iniziale, si carica d’inquietudine fino a esplodere in un ‘allegro agitato’ dove le tinte dell’audacia, dell’eroismo e dell’amore richiamano l’intreccio politico-sentimentale della vicenda operistica.

Con “Ein Heldenleben” (Una vita da eroe) composto nel 1898, il trentaquattrenne Richard Strauss si congeda consapevolmente dal ciclo dei poemi sinfonici e pronuncia un messaggio di spiccata valenza autobiografica. L’eroe è il compositore, che riassume in questo modo il significato esistenziale della propria vita e stabilisce gli esiti della propria opera. Frequente e motivato, in tal senso, l’utilizzo dell’autocitazione dai poemi sinfonici precedenti.
“Ein Heldenleben” è strutturato in sei sezioni: L’eroe, Gli avversari dell’eroe, La compagna dell’eroe, Il campo di battaglia dell’eroe, Le opere di pace dell’eroe, Il ritiro dal mondo e la fine dell’eroe. Il percorso si dipana attraverso un’elaborazione musicale  assai complessa e raffinata, che dal crinale storico-culturale tra due secoli getta uno sguardo acceso su quel Novecento che vedrà Strauss impegnato soprattutto sul fronte teatrale.

I “Vier letzte Lieder” (Quattro ultimi Lieder) per soprano e orchestra vennero pubblicati postumi nel 1950. Richard Strauss era morto l’ 8 settembre 1949 e queste sue ultime composizioni erano state scritte nel 1948, benché il Lied intitolato “In Abendrot” fosse già stato iniziato nel 1946.
I testi sono tratti da Hermann Hesse (“Frühling”, Primavera “September”, Settembre “Beim Schlafengehen”, Al momento di coricarsi) e da Joseph von Eichendorff (“In Abendrot”, Al tramonto). L’edizione postuma dei quattro ultimi Lieder straussiani non riflette la successione cronologica della loro stesura e non impone di eseguirli nell’ordine pubblicato.
I “Vier letzte Lieder” vennero eseguiti per la prima volta alla Royal Albert Hall di Londra il 22  maggio 1950 dal soprano norvegese Kirsten Flagstad, nota interprete wagneriana, con la Philharmonia Orchestra diretta da Wilhelm Furtwängler. In quell’occasione vennero proposti nella seguente successione: “Bein Schlafengehen”, “September”, “Fruhling” e “In Abendrot”.
Richard Strauss era morto pochi mesi prima: il senso del tramonto di un’epoca e della vita stessa pervade i quattro ultimi Lieder del compositore bavarese, che ha così cesellato un prezioso ciclo d’innegabile coerenza musicale ed emotiva. La domanda finale, da “Im Abendrot”, è : “Ist dies etwa der Tod” (E’ forse questa la morte?).

 

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DOC Kazushi Ono dirige la Filarmonica Toscanini